Articolo 1 Toscana: Relazione introduttiva e dispositivo della direzione 16 Novembre 2020

| Documentazione
Relazione del segretario regionale Simone Bartoli

Il passaggio elettorale appena trascorso ci consegna un esito non positivo. Erano infatti due gli obiettivi che ci eravamo posti: primo, fermare l’avanzata della Destra e impedire una sua vittoria nelle Regioni; secondo, riuscire ad ancorare i governi regionali di centro-sinistra saldamente a Sinistra, grazie alla presenza delle nostre Compagne e dei nostri Compagni all’interno delle istituzioni regionali, Consigli e Giunte. Anche nelle Regioni, come la Toscana, dove il primo obiettivo è stato senz’altro raggiunto, non è stato raggiunto il secondo. L’assenza dal Consiglio Regionale sarà solo parzialmente compensata dalla nostra presenza nella Giunta. Ma la Toscana non è purtroppo un caso isolato. In nessuna delle Regioni andate al voto abbiamo eletto un Consigliere Regionale. Eppure noi di Articolo UNO abbiamo contribuito con generosità alla nascita di liste unitarie della Sinistra in ogni competizione regionale.
Che cosa non ha funzionato, allora? Sono convinto che sia mancata una proposta nazionale visibile e riconoscibile come tale. In progetto politico di Articolo UNO necessita di un forte rilancio a livello nazionale. Il prestigio e il consenso accumulato da Roberto Speranza come Ministro della Salute – unanimemente stimato e apprezzato per come sta conducendo la lotta al COVID – non si traduce in un consenso ad Articolo UNO. Molti cittadini ignorano infatti che Roberto Speranza è Segretario Nazionale di Articolo UNO. Molti ignorano perfino l’esistenza di Articolo UNO.
In questi tre anni di vita, infatti, abbiamo speso moltissime energie sul terreno dell’unità, a scapito spesso di noi stessi. L’idea stessa di una “Costituente della Sinistra”, giusta e irrinunciabile, appare all’elettorato astratta e velleitaria, se non viene legata all’idea di una nuova lettura della Società che rimetta in discussione il modello di sviluppo capitalistico e costruisca le basi per una transizione ecologica. 
Per far camminare questo progetto occorre rilanciare il progetto di Articolo UNO. Abbiamo bisogno di un percorso democratico e partecipativo per ridefinire la nostra struttura e la nostra organizzazione. Abbiamo bisogno di un gruppo dirigente nazionale sostenuto a tutti i livelli che abbia voglia di essere protagonista di questo progetto. Abbiamo bisogno di una organizzazione in grado di tenere collegamenti costanti tra il cento e le periferie. Abbiamo bisogno di strumenti per l’elaborazione e la condivisione della linea politica.
Non sto parlando di un processo rivolto solo al nostro interno. Tutt’altro. Sto parlando di un processo aperto e inclusivo, in grado di parlare a quelle forze presenti nella Società che condividono i nostri stessi valori e i nostri stessi ideali. A cominciare dalle numerose Compagne e Compagni che hanno lavorato insieme a noi nelle liste unitarie che abbiamo presentato alle elezioni regionali. In Toscana e nelle altre Regioni.
Ma abbiamo bisogno di costruire un soggetto che abbia una propria autonomia di valutazione della situazione politica, di stare cioè nel dibattito pubblico con una propria autonoma soggettività. Cioè di un Partito.
Dentro questo quadro si inserisce anche il nostro rapporto in Toscana con l’esperienza di Sinistra Civica Ecologista. La nostra presenza nella Giunta Regionale ha bisogno di essere accompagnata dalla nostra capacità di svolgere un ruolo politico.
Sinistra Civica Ecologista deve quindi poter partecipare ai lavori di una maggioranza di Governo della Toscana che non può esaurirsi evidentemente solo nel lavoro consiliare.
Dobbiamo pretendere questo riconoscimento sia dal Presidente Giani, sia dai nostri partner di governo PD e IV. Dobbiamo cioè poter partecipare alle scelte di Governo nel momento della formazione delle decisioni, e non una volta che queste siano già perfezionate. In caso contrario non resta che la possibilità di poter esprimere pubblicamente la nostra soddisfazione o critica.
E’ evidente che non potrà essere il lavoro dell’Assessore a supplire a questa mancanza. Chiediamo pertanto la costituzione di un “Tavolo di Maggioranza” che affianchi i lavori della Giunta e della maggioranza consiliare.
E dobbiamo sedere a quel tavolo con le nostre specificità politiche e programmatiche. Per questo sarà di fondamentale importanza la Conferenza Programmatica che abbiamo deciso di realizzare il 12 Dicembre prossimo. Sarà l’occasione per avviare un discussione sulle nostre priorità programmatiche, un lavoro di approfondimento che dovrà andare avanti per tutto il corso della legislatura regionale.
Sarà un appuntamento a cui dovremo invitare il Presidente della Giunta Regionale, i nostri partner di maggioranza, ma anche i soggetti economici e sociali a cui facciamo riferimento, a cominciare dalle organizzazioni sindacali e dal mondo dell’associazionismo. Dobbiamo con questi soggetti aprire un confronto su alcune questioni centrali, prima fra tutte l’idea di regionalismo che vogliamo realizzare una volta superata questa fase così complessa, nella quale la pandemia ha messo in luce una serie di tensioni tra lo Stato centrale e le Regioni.
Occorrerà poi focalizzare la discussione su pochi temi centrali della fase che stiamo vivendo:

  • La crisi sanitaria e le misure per affrontarla;
  • La crisi economica e sociale che ne deriva;
  • La transizione ecologica come nuovo modello di sviluppo che dovrà uscire da dopo la crisi (come impiegheremo cioè quella parte di Recovery Fund che sarà spendibile in Toscana e come realizzeremo di conseguenza il prossimo Piano Regionale di Sviluppo).

Oltre a essere ovviamente un momento per approfondire le materie che sono state delegate al nostro Assessore e come possiamo quindi aiutarla dal punto di vista programmatico in questa esperienza amministrativa.
Si tratta evidentemente di un lavoro lungo e complesso, che vedrà nella giornata del 12 Dicembre solo la prima tappa di uno sforzo lungo tutta la durata della legislatura. Noi siamo disponibili a lavorare con forza e determinazione su questo fronte.
Siamo convinti che questo sia il modo migliore per rafforzare l’esperienza di Sinistra Civica Ecologista. Non ci appassionano forzature organizzativistiche né a livello regionale, né sui territori. E’ chiaro che ci sarà bisogno di un coordinamento regionale della Associazione, che sarà fatto in questa fase, inevitabilmente dai tre soggetti fondatori. E’ chiaro che sui territori dovrà esistere un coordinamento tra i soggetti che hanno dato vita a questa esperienza. Ma non potrà essere l’Associazione un super-partito dentro al quale annulliamo la nostra soggettività. Anzi, è nostra profonda convinzione che solo rafforzando Articolo UNO possiamo concretamente rafforzare Sinistra Civica Ecologista.
Intendiamo lavorare sui contenuti per dare vita ad un punto di vista specifico. Anche sui territori. Numerosi Comuni andranno al voto nella primavera 2021, anche in Toscana. Nostra intenzione è di lavorare per riuscire a presentare il simbolo di Sinistra Civica ecologista in tutte le città, ma è evidente che l’ultima parola in proposito spetterà agli organismi dirigenti di Articolo UNO su ciascun territorio.
Solo in questo modo l’esperienza toscana potrà rappresentare un contributo concreto al dibattito nazionale che dobbiamo aprire, insieme alle altre esperienze maturate in altri territori regionali.

La Direzione Regionale di Articolo UNO della Toscana

approva la relazione del Segretario Regionale Simone Bartoli.
Articolo UNO ha contribuito con generosità a dare vita a liste unitarie della Sinistra in tutte le Regioni che sono andate al voto nel Settembre scorso.
Ciò non è stato sufficiente ad eleggere alcun Consigliere Regionale in nessuna di queste Regioni.
E’ mancata quindi una proposta nazionale visibile e riconoscibile. In Toscana a ciò si sono aggiunti ritardi e limiti nella predisposizione della lista.
Conseguentemente vi è oggi la necessità di rilanciare con forza una proposta politica rivolata al Paese che veda nella critica al modello di sviluppo capitalistico e nella necessaria transizione ecologica i pilastri di un’azione politica della Sinistra.
Articolo UNO deve essere forza promotrice di questa proposta. Una proposta aperta e rivolta a tutta la Sinistra, che sia fortemente unitaria, ma allo stesso tempo autonoma nell’analisi della società e nella elaborazione della proposta politica.
Una proposta EcoSocialista che sappia darsi un gruppo dirigente rinnovato e coeso, una struttura organizzativa e uno strumento di confronto e condivisione della linea politica. Una proposta che possa radicarsi su tutto il territorio nazionale.
Tocca oggi al gruppo dirigente nazionale di Articolo UNO aprire questa nuova fase rilanciando il proprio progetto politico in un quadro di profondo cambiamento della Società.

 

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