Violenza fascista: una risposta forte e netta delle Istituzioni e dei lavoratori

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di Simone Bartoli – Segretario Articolo Uno Toscana

Una prima idea noi toscani ce l’eravamo già fatta quando Roberto Speranza è stato ospite della nostra Festa Regionale a Livorno. Quell’ultimo giorno di Agosto il Ministro della Salute ha svolto tutta la sua ora e mezzo di ragionamento, intervistato dalla Direttrice della Nazione, cercando continuamente di sovrastare i fischi e le urla dei No-Vax assiepati fuori dell’Arena Astra che protestavano. Intendiamoci, allora come sempre, la protesta è legittima; meno legittime erano le minacce di morte e la finta bara lasciata sul posto anche dopo che l’area era stata abbandonata. Poi c’è stato il ritrovamento delle armi e il collegamento di alcuni protestatari con il mondo limitrofo alle organizzazioni fasciste e dell’estrema destra, tanto che alcune presenze del Ministro Speranza in giro per il Paese furono annullate. E’ evidente che non tutti i No-Vax sono dei fascisti, ma è altrettanto evidente che quella protesta è stata cavalcata e poi conquistata e guidata dai leader vecchi e nuovi dell’estrema destra italiana. Fino all’assalto di ieri alla sede nazionale della CGIL. Fatto terribile quest’ultimo, perché l’assalto alla più grande organizzazione sindacale italiana non è solo un attacco a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, ma è anche un attacco diretto alla Democrazia, come peraltro dimostra anche il tentativo di attacco verso Palazzo Chigi. Le immagini di questi soggetti che irrompono nella sede della CGIL con una violenza degna di uno stupro, ricordano le immagini dell’assalto al Campidoglio americano dopo l’elezione di Biden, il 6 Gennaio scorso.

A tutti i democratici e gli antifascisti il compito di una risposta forte e netta, come già nella giornata di oggi c’è stata con la presenza in tutta Italia di presidî davanti a tutte le sedi locali della CGIL. E certo bisognerà avviare una iniziativa legislativa per sciogliere definitivamente tutte quelle organizzazioni fasciste e para-fasciste, che la nostra Costituzione vieta, ma che per troppo tempo sono state tollerate, sottovalutando evidentemente un problema che invece rischia di esplodere nei momenti di maggiore difficoltà del Paese. Ma occorre anche comprendere che la Destra cresce nel Paese perché manca una grande forza della Sinistra organizzata, che dia rappresentanza ai ceti popolari e che non lasci le piazze a fascisti e delinquenti. Occorrerà riflettere, anche dopo la bella affermazione del centro-sinistra nel primo turno elettorale delle più importanti città d’Italia, che quando la metà dei cittadini decide di non esercitare il diritto di voto, si crea un vulnus democratico, soprattutto se a non votare sono proprio le fasce sociali più deboli delle periferie urbane.

Occorre ricostruire un Partito che dia rappresentanza al mondo del lavoro. Oggi è la giornata dedicata alla sicurezza sul lavoro, ebbene nella civile Toscana dall’inizio dell’anno hanno perso la vita lavorando ben 28 donne e uomini. Sono oltre 50 le crisi aziendali aperte nella sola nostra Regione, oltre la metà sono sul territorio della Provincia di Firenze. E poi ci sono coloro che un lavoro non ce l’hanno. Come stupirsi allora se questi cittadini non si sentono adeguatamente rappresentati. Alcuni finiscono anche per essere attratti dalle sirene egoistiche della Destra. E’ giunto allora il momento di decidere da che parte stare. Stiamo sicuramente dalla parte della democrazia e dell’antifascismo. Partecipiamo numerosi  alla Manifestazione Nazionale indetta da CGIL, CISL e UIL per il prossimo Sabato 16 Ottobre a Roma. Ma facciamo di quel momento anche una grande mobilitazione di massa per rimettere al centro dell’agenda politica il lavoro, la sua sicurezza, i diritti dei lavoratori, un salario dignitoso. E ricostruiamo un soggetto politico che rappresenti davvero la “questione sociale”. Non possiamo accontentarci di niente di meno.

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